Un articolo di Alessia De Marchi per La Tribuna di Treviso accende i fari sulla 74.Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, portando come esempio un progetto che coinvolge, per la prima volta nella storia della Legge La Buona Scuola, ragazzi delle superiori a cimentarsi come “ambasciatori” per la promozione turistico culturale di Castelfranco-Asolo, all’interno dell’Alternanza Scuola Lavoro.
Una vera sfida per i nostri ragazzi di terza e quarta superiore, soprattutto per quelli del Liceo che anche loro debbono svolgere ben duecento ore di teoria e pratica. La mostra di Danila Dal Pos, ormai calendarizzata da tempo ed in fase conclusiva, coinvolge in un programma stabilito con dirigenti e docenti, da una parte, consultenti e tecnici, dall’altra, un certo numero di studenti che si attiveranno come “ciceroni” (liceali) o promoters-videomaker (istituti tecnici).
“Torniamo alla Mostra del Cinema dopo tre anni ininterrotti di promozione videoclip che hanno abbracciato i campi più disparati: dal sociale al politico a quello strettamente storico e burlesco”, ci precisa Angelo Miatello che, assiema Giorgio Pia, hanno cantierizzato l’incontro del prossimo 5 settembre all’Hotel Excelsior.
“Le Trame di Giorgione” entrano in scena nel luogo in cui è nata la Mostra il sei agosto 1932. All’epoca le proiezioni si svolgevano sulla terrazza mare, le poltroncine erano in bambu ed era d’obbligo il vestito da sera. Lo schermo era un telo. L’idea nasce dal conte Giuseppe Volpi di Misurata che, oltre ad essere un “moderno latifondista in Tripolitania” sarà anche uno dei più grandi mecenati della città dei Dogi e finanziatore dei partigiani comunisti sul Monte Grappa.
La cronaca riferisce la presenza di Greta Garbo, Clark Gable, Wallace Beery, Ronald Colman, Loretta Young…Vittorio De Sica ed il mostro nel primo Frankesitein, l’attore Boris Karloff. Sono proiettati 25 film (oggi ne passano almeno trecento tra lungometraggi e corti).
Sessant’anni dopo, nel 1992, La Mostra sarà ricordata con una retrospettiva intitolandola “Venezia 1932 – Il cinema diventa arte”. Poi ci saranno le Assise di Gillo Pontecorvo, il primo Tribunale degli Autori di Cinema e un inedito ma commovente collegamento con Scorsese da Hollywood. Siamo agli albori della videoconferenza, di Internet e della telefonia mobile del XX secolo. Il Lido rimane tale e quale, non si sposta di un centimetro ed il nuovo palazzo del cinema sarà il suo disonore: una fossa rimasta aperta per quasi 15 anni. Scavando le fondamenta hanno trovato pile di tettoie in amianto delle capannine. Impossibile bonificare. A corollario però cresce Giorgio De Grandis con il pallino delle mostre d’arte e di unire artisti, curatori e appassionati dei Quattro continenti lungo un itinerario en plein air che porti al Palazzo del Cinema. OPEN compie vent’anni, quasi coetaneo dei nostri liceali che sono invece coinvolti come abbiamo detto a far da ambasciatori di Giorgione.
“OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea. Venti anni di sculture, installazioni, happening e performance a testimonianza di quanto l’arte possa irrompere nell’ambiente esterno per attirare l’osservatore. La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Regione Veneto e Comune di Venezia.
OPEN ripercorre la sua storia attraverso alcuni dei nomi più significativi dell’arte contemporanea che hanno attraversato la storia di OPEN come Yoko Ono che presenterà in anteprima mondiale un nuovo progetto ideato appositamente per celebrare i 20 anni di OPEN, una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare. Il ritorno all’Hotel Excelsior ed il ritorno di Igor MitorajLuigi OntaniAmin Gulgee, Marco Nereo Rotelli, Gianfranco Meggiato Marianne Heske che in occasione di OPEN 1999 fece viaggiare un enorme sasso di 4000 anni fa dal villaggio di Tafjord e che ancora oggi stazione al Lido di Venezia.”
Dunque c’è sempre una prima volta. Oggi abbiamo i “Millennials”, o meglio quelli della generazione “Z” (16-17-18 anni) che verranno all’Excelsior per la loro prima esperienza festivaliera mondiale.Treno (o auto) + vaporetto + autobus da Castelfranco-Asolo a Venezia-Lido, viale Marconi, sono circa 50 km in linea d’aria: circa tre ore di viaggio. Sicuramente un super progresso rispetto agli anni Trenta che per andare al Lido non solo ci volevano ore e ore ma il portamonete gonfio di banconote (o cambiali). Non esisteva il bancomat e il pagamento con lo smartphone. Forse si potrebbe eliminare il bus con il vaporetto. Meno inquinamento e tempo sprecato.
Castelfranco (città di Giorgione e dei Costanzo) e Asolo (città dell’ex regina Caterina Corner Lusignano e di Robert Browning ed Eleonora Duse) hanno avuto il patrocinio del presidente della Regione Veneto Luca Zaia per questo evento straordinario di ospitalità nello Spazio di Film Commission regionale. Un invito dunque di diffondere la notizia  anche come invito a presenziare.
Mi dimenticavo: domenica 22 ottobre ci sarà il referendum dell’autonomia del Veneto. Noi siamo per il Sì.

GLI AMBASCIATORI DI GIORGIONE ALLA MOSTRA DI VENEZIA, questo è il titolo a piena pagina di cronaca castellana, a firma di Alessia De Marchi, giornalista di La Tribuna, apparso oggi 20 agosto 2017. Piccoli Giorgione crescono, giocando non più con tavolozze e pennelli come il loro illustre antenato, bensì con tablet e telefonini. In comune hanno la freschezza e la genialità della giovane età. Caratteristiche che la curatrice della mostra diffusa “Trame di Giorgione”, aperta nella città murata dal 27 ottobre al 4 marzo prossimi, e tutta la sua equipe dallo spirito molto femminile hanno deciso di valorizzare. Ecco allora il concorso di idee lanciato con il Rotary club e rivolto agli studenti degli istituti superiori cittadini a caccia di originali videoclip con cui raccontare e promuovere i luoghi del pittore rinascimentale. Centocinque ragazzi hanno accettato la sfida e alcuni di loro il prossimo 5 settembre avranno l’onore e la piccola gloria di presentare le loro creazioni, costruite usando smartphonr e tablet, alla Mostra del Cinema di Venezia. Più esattamente al Lido, all’Hotel Excelsior, dove alle 10,30 avranno il loro “red carpet”. (Continua, vedi allegato)

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